Come Edulife ci siamo occupati di realizzare un percorso formativo per le persone di Sharp, con la finalità di introdurle al tema dei cambiamenti esponenziali che stanno caratterizzando l’epoca attuale. L’obiettivo? Favorire l’emersione di un rinnovato approccio in grado di interpretare al meglio nuovi modi di lavorare.

La prima parte del percorso, condotta da Antonello Vedovato, presidente di Fondazione Edulife, ha presentato l’analisi del contesto dell’evoluzione esponenziale di tecnologie, mercati ed economie.

La seconda parte, di tipo laboratoriale, è stata condotta da Enrico Olioso di Edulife S.p.A. L’obiettivo è stato quello di favorire la familiarizzazione di alcune tecnologie esponenziali e ridurre di conseguenza il gap culturale e funzionale rispetto ad esse. In particolare, sono stati proposti quattro laboratori.

I laboratori

Il primo laboratorio, teso a verificare la conoscenza dei principali termini che caratterizzano le tecnologie esponenziali, seguito da una fase di condivisione e comprensione.

Il secondo laboratorio ha riguardato la sperimentazione di tecnologie IoT con particolare riferimento alla realizzazione di semplici circuiti con tecnologia Arduino: utilizzando sensori di luminosità e distanza, ha permesso di sperimentare il tema degli oggetti connessi e della loro programmazione e gestione.

Il terzo laboratorio ha riguardato la programmazione di un robot elementare, favorendo così la comprensione della logica che sta alla base della gestione di sistemi di mobilità.

Il quarto laboratorio ha permesso di sperimentare applicazioni di tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata utilizzando appositi dispositivi (visori, tablet, smartphone) così da comprendere come tecnologie di questo tipo possano essere di supporto per diversi ambiti applicativi.

La terza parte del percorso formativo ha visto di nuovo coinvolto Antonello Vedovato, che si è presentato come facilitatore per la realizzazione di progetti di realtà. Le persone di Sharp, riunite in gruppi, hanno potuto ideare e discutere come output dell’esperienza svolta declinato nella propria realtà lavorativa.

Il lavoro, pur nella brevità dei tempi a disposizione ha permesso di dare forma ad una prima consapevolezza di come declinare nel proprio quotidiano un approccio che permetta di essere protagonisti di questi tempi.