Nel corso dell’ultimo anno e mezzo la formazione in molti settori si è svolta a distanza. In alcuni momenti è diventata addirittura l’unica possibilità per apprendere, sostituendo integralmente la formazione in presenza. Se da un lato la pandemia Covid-19 ha costretto il sistema scolastico ad affidarsi alla didattica a distanza (DAD) in modo intensivo e improvviso, nel mondo del lavoro ha aperto scenari inediti per le aziende, che hanno escogitato nuove soluzioni ricorrendo alla tecnologia dell’e-learning e ad altre tipologie di formazione a distanza.

Una domanda legittima che diverse realtà si sono poste su questo tema è: tra la formazione a distanza e la formazione in presenza, qual è la modalità migliore? Innanzitutto vediamo nello specifico che cosa si intende con apprendimento a distanza.

Quali sono le modalità di formazione a distanza?

  • E-learning: Il primo strumento di cui è doveroso parlare è l’e-learning, o apprendimento online. Una delle principali peculiarità di questa modalità è la presenza di una piattaforma tecnologica, detta LCMS (Learning Content Management System) e di una connessione a Internet, attraverso cui le aziende o le scuole caricano i contenuti sotto forma di video, infografiche, etc. Queste piattaforme garantiscono la tracciatura dei percorsi formativi svolti dagli utenti, riuscendo anche a fornire report utili per il miglioramento dell’esperienza e dell’apprendimento.
    Punto di forza dell’e-learning è la capacità di distribuzione senza limiti di spazio e di tempo secondo la logica anywhere/anytime.
  • Webinar: Se l’e-learning si svolge in modo “asincrono”, quindi non simultaneo tra il docente e gli utenti, caratteristica del Webinar è quella di svolgersi in real time. Rientra infatti nella formazione in “sincrono”, dove i discenti possono approfondire le tematiche, porre domande e interagire con il formatore attraverso una chat o le Q&A (domande e risposte).
  • Aule virtuali: Nonostante siano per molti versi simili ai Webinar, le aule virtuali presentano delle peculiarità che le rendono differenti, soprattutto dal punto di vista del numero dei partecipanti e nella loro modalità di interazione. Infatti mentre i Webinar si rivolgono ad un’ampia platea e le comunicazioni avvengono esclusivamente nelle modalità descritte in precedenza, le aule virtuali, per garantirne l’efficacia formativa, sono indirizzate ad un pubblico non superiore alle venti persone, e i partecipanti oltre che con il formatore possono dialogare direttamente tra di loro.

Vantaggi e svantaggi della formazione a distanza

Vediamo in primis quali sono i vantaggi relativi alla formazione a distanza:

  • Ampio raggio di distribuzione: la formazione a distanza dà la possibilità di raggiungere un numero elevato di persone anche molto distanti tra loro, che non dovendosi spostare fisicamente risparmiano una notevole quantità di tempo;
  • Flessibilità: il discente può usufruire dei contenuti formativi in ogni momento della giornata e secondo i propri ritmi di apprendimento;
  • Ripetibilità: le lezioni sono sempre disponibili e si possono consultare più volte;
  • Interattività: attraverso la fruizione di contenuti multimediali interattivi l’utente può sentirsi maggiormente coinvolto e partecipe all’interno del proprio percorso formativo. Entra infatti in gioco la logica del “learning by doing”, il cosiddetto apprendimento esperienziale;
  • Monitoraggio: con la formazione a distanza in modalità e-learning, la piattaforma LCMS offre un costante monitoraggio dei risultati e del livello di apprendimento raggiunto.

Gli svantaggi della formazione a distanza sia essa in modalità e-learning, aula virtuale o webinar, riguardano perlopiù aspetti di carattere sociale e relazionale. La mancanza del contatto umano, di una comunicazione diretta, l’assenza del linguaggio non verbale e dell’empatia, elementi facilmente riconducibili alla formazione in presenza, se sottovalutate o non tenute in considerazione, possono alla lunga diventare una mancanza rilevante tanto per i formatori quanto per i discenti.

Edulife propone la soluzione “blended”

Avendo percorso le potenzialità della formazione a distanza e riconoscendo l’impatto della formazione in presenza, qual è la modalità migliore per la crescita professionale e umana delle persone?
In virtù dell’esperienza che abbiamo maturato nell’arco di oltre 20 anni nell’ambito delle tecnologie e metodologie cognitive, pensiamo che scegliere una soluzione mista, detta anche “blended”, sia nella maggior parte dei casi la risposta più efficace per ottenere risultati migliori.
La formazione a distanza e quella in presenza rappresentano infatti due modalità che risultano complementari.
Se online gli utenti possono accrescere le proprie competenze tecniche e professionali secondo i propri tempi ed esigenze, in aula hanno la possibilità di approfondire le tematiche apprese e avviare dibattiti costruttivi con i propri docenti e colleghi. Si viene così a creare una sinergia tra formazione a distanza e in presenza, dove una diventa valore aggiunto per l’altra: la soluzione formativa “blended”.