Con sabato 27 novembre si è conclusa la trentesima edizione del Job&Orienta 2021, il salone nazionale sull’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro promosso da Verona Fiere e la Regione Veneto, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS).

All’inaugurazione di giovedì 25 novembre abbiamo avuto modo di ascoltare le parole di figure istituzionali, imprenditori, assessori e presidenti, moderate dal nostro fondatore Antonello Vedovato, da cui è emersa ancora una volta la necessità di un confronto sempre più attivo tra giovani e professionisti. Lo scambio intergenerazionale e la pedagogia nei territori sono stati descritti come gli elementi chiave per permettere alle diverse realtà di far fronte al cambiamento esponenziale del nostro tempo. Il futuro richiederà di far fronte a nuovi bisogni e di creare nuove figure professionali, in grado di rispondere a esigenze differenti da quelle attuali. Intelligenze artificiali e tecnologie ricopriranno un ruolo importante e consentiranno alle persone di concentrarsi maggiormente sul bene comune e sul ben-essere della persona umana.

Dal confronto tra i ragazzi e i professionisti e enti istituzionali presenti è nata la proposta di poter realizzare un Job&Orienta 365, presente tutto l’anno, in modo da rendere ancora più lineare e concreto il legame tra giovani e imprese sul territorio.

“Lavorare con l’Open Source”. L’evento al 311 Verona

Sabato 27 novembre, presso il 311 Verona, si è tenuto l’evento “Lavorare con l’open source: dove, come e per quanto?” che ha visto come relatori Sonia Montegiove, Roberto Palazzetti, Stefano Paggetti, Roberto Candiotto e Antonio Faccioli.

Durante l’incontro è stato approfondito il tema dell’Open Source, e le potenzialità e prospettive che questo modello può portare ad aziende e pubbliche amministrazioni. Elemento chiave per le realtà che vogliono introdursi al mondo dell’Open Source è comprenderne a fondo le logiche e gli scopi, per poi individuare i propri elementi distintivi e il proprio valore aggiunto. Due punti di attenzione che caratterizzano infatti le piattaforme Open Source sono la creatività e la sostenibilità.

Tra i relatori citati, era presente anche Antonio Faccioli della Fondazione Edulife Onlus, che sta lavorando allo sviluppo della piattaforma Open Source OLOS, che descrive come “un progetto ambizioso, che vuole portare innovazione sul territorio. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di contribuire alla costruzione di un ecosistema di realtà che condividono i valori di cooperazione, collaborazione e partecipazione”.

In sintesi possiamo dire che anche quest’anno Job&Orienta è stato una grande opportunità di confronto tra giovani e professionisti, da cui è emersa l’esigenza sempre più marcata di muoversi insieme in un’ottica multigenerazionale e cooperativa per la sostenibilità e il ben-essere delle persone.